Fatturazione elettronica obbligatoria per tutti. Anzi, no. Solo per alcuni. Per il momento.

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In questo articolo:

Il Decreto Legge n.36/2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2022 generalizza l’obbligo della fatturazione elettronica per tutti i contribuenti indipendentemente dal regime fiscale. Siamo quindi davvero tutti obbligati a fare solo fatture elettroniche usando un software gestionale per la fattura elettronica? Vediamolo nel dettaglio.

Obbligo di fatturazione elettronica generalizzato a partire dal 1 luglio 2022

Dal prossimo 1 luglio 2022, l’obbligo di fattura elettronica è esteso a tutti i contribuenti, inclusi quelli che hanno scelto un regime fiscale di vantaggio come i contribuenti che hanno scelto il regime forfettario.

Tuttavia, sono state inserite alcune cautele che per i prossimi 2 anni consentiranno ai soggetti che nell’anno precedente hanno ottenuto ricavi inferiori ai 25.000 Euro di essere esonerati dall’obbligo di fattura elettronica.

Chi sono i soggetti obbligati alla fattura elettronica nel dettaglio

Ad eccezione dei soggetti già esonerati dall’obbligo della fattura elettronica in virtù della specificità della clientela e dell’attività svolta (es. i medici che fatturano prestazioni direttamente ai pazienti), ad essere obbligati a produrre ed inviare fatture elettroniche sono tutti i contribuenti che nell’anno precedente hanno sviluppato ricavi superiori ai 25.000 Euro. Di conseguenza, anche i contribuenti nel regime forfettario, se nell’anno precedente hanno avuto ricavi superiori a 25.000 Euro, saranno obbligati ad emettere fatture elettroniche da spedire attraverso il Sistema di Interscambio.

Dal 2024 niente più esenzioni

A partire dal 1 gennaio 2024, tutti i contribuenti, indipendentemente dal volume d’affari e dall’ammontare dei ricavi dovranno obbligatoriamente emettere fatture elettroniche, recapitarle a i loro clienti attraverso lo SDI (Sistema di Interscambio) ed archiviarle col sistema di conservazione digitale a norma, ovvero seguendo la procedura informatica stabilita per legge per dare al documento elettronico un valore legale.

Come adempiere all’obbligo senza rischiare sanzioni

Intanto va detto che le sanzioni per il non adempimento all’obbligo di fattura elettronica verranno applicate solo a partire dal 1 gennaio 2023. Ciò non significa che chi, anche se obbligato per legge, non emette fatture elettroniche “è salvo” fino al 2023. Infatti, non è stato ancora chiarito come questa sospensione delle sanzioni si possa raccordare con tutti gli altri obblighi e le altre norme fiscali.

Il consiglio è di adempiere all’obbligo dotandosi di un software adeguato alle proprie esigenze, possibilmente in cloud (quindi utilizzabile anche da smartphone) e che assicuri automaticamente il processo di conservazione digitale a norma delle fatture emesse.

Impossibile adempiere all’obbligo senza un software, ma bisogna fare la scelta giusta

Ora che la fatturazione elettronica è obbligatoria per tutti, come è facile immaginare, non è possibile compilare il file XML che contiene la fattura elettronica a mano e, dovendo usare la PEC, ancora più difficile risulterebbe l’invio al Sistema di interscambio e la gestione dei rifiuti, delle ricevute di accettazione e di quelle di consegna.

Leggi le guide su come funziona la fattura elettronica qui.

Anche se esistono strumenti rudimentali che permettono, ad esempio, di trasformare un file excel in una fattura elettronica, si tratta di strumenti a costi molto bassi, ma per usare i quali è richiesto un minimo di competenze informatiche e grande manualità nell’inserimento delle informazioni, mettendovi in una situazione oggettiva di rischio sanzione.

L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione un software gratuito che ha più di un limite, essendo un semplice “compilatore” di fatture e richiedendo molto tempo per l’inserimento dei dati.

Questi strumenti, non risolvono mai il problema delle fatture ricevute e vi obbligano ad utilizzare il cassetto fiscale per scaricare le fatture dei vostri fornitori.

In pratica, scegliere uno strumento non adeguato può mettervi a rischio errori (leggi sanzioni) e non vi permette di beneficiare di tutti quegli automatismi che generano confidenza, comodità e sicurezza nella redazione delle vostre fatture e nella ricezione delle fatture dei fornitori.

Come scegliere lo strumento giusto

Non esiste lo strumento giusto in assoluto, ma possiamo darvi alcune indicazioni sulle funzionalità da ricercare assolutamente. Prima cosa: il software che sceglierete deve poter anche ricevere fatture elettroniche assegnandovi un indirizzo su cui riceverle (codice destinatario) e provvedere automaticamente alla conservazione digitale a norma. Una funzionalità da ricercare, inoltre, è la possibilità di rendere una fattura ricorrente. In questo modo, nel momento stabilito il software lavorerà al posto vostro e preparerà la fatture da inviare. Un’altra feature molto importante è la gestione dello scadenzario dove poter controllare tutti gli incassi e i pagamenti delle fatture inviate e ricevute. I software più evoluti vi danno anche cruscotti grafici sui quali verificare i requisiti del vostro regime fiscale (es. il limite dei 65.000 Euro per i forfettari) e su cui effettuare il calcolo presuntivo delle imposte da versare.

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